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Bando Cariplo “Montagne in Transizione”
Nuovo bando di Fondazione Cariplo dedicato alle Terre Alte
L’aumento delle temperature nelle Alpi avanza ad un ritmo quasi doppio rispetto alla media globale, provocando la fusione dei ghiacciai e la diminuzione della neve, con conseguenze rilevanti sulla disponibilità di risorse idriche, sugli ecosistemi fluviali e sulle attività umane legate alle montagne. Questo impatto è evidente anche nel settore turistico dello sci, con la tradizionale stagione sciistica sempre più a rischio e previsioni che indicano una scarsità di neve entro il 2100 per la maggior parte delle stazioni sciistiche, eccezion fatta per quelle a oltre 2250 metri di quota.
Allo stesso tempo, si registra un crescente interesse per le aree montane, non solo come destinazioni turistiche, ma per il potenziale che questi territori offrono in termini di qualità della vita, ambientale e relazionale, e per le sfide che stanno affrontando come il declino demografico, la fragilità e la mancanza di servizi attraverso importanti politiche di coesione territoriale come la Strategia Nazionale delle Aree Interne.
In questo contesto di inserisce il nuovo bando di Fondazione Cariplo finalizzato a sostenere le nuove sfide per le terre alte nello scenario della crisi climatica attuale e futura.
Regioni interessate
Aree montane storicamente vocate al turismo invernale da neve in Lombardia e nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Contributo
Il bando eroga un contributo a fondo perduto fino al 80% della spesa e fino ad € 60.000
Scadenza
19 Luglio 2024
Soggetti ammissibili
Sono ammessi come beneficiari del bando Enti pubblici e/o privati non profit.
Per essere considerati ammissibili, i progetti dovranno essere localizzati in aree montane storicamente vocate al turismo invernale da neve in Lombardia e nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e avere una durata massima di 18 mesi.
Interventi ammissibili
- favorire la diffusione di economie di montagna alternative, attraverso percorsi di animazione territoriale e di attivazione del protagonismo delle comunità montane;
- facilitare la divulgazione di buone pratiche di adattamento al cambiamento climatico, favorendo la messa in rete di esperienze e casi studio, anche geograficamente distanti;
- destagionalizzare l’offerta turistica, immaginando nuove forme di fruizione e attrattività, rispettose dell’ambiente, dei sistemi di vita dei territori montani e delle proprie relazioni sociali e culturali.
- promuovere processi partecipativi (ad es. comunità di pratica, percorsi di animazione territoriale, attivazione delle comunità, e apprendimento collettivo);
- favorire la co-programmazione di politiche pubbliche e co-progettazione di interventi tra Amministrazione e cittadini;
- sviluppare iniziative di animazione culturale (ad es. mappe di comunità) per facilitare il coinvolgimento civico nei territori montani.
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